Padova (sabato, 31 maggio 2025) — Sabato 31 maggio, Padova ha ospitato un Pride partecipato e sentito: circa diecimila persone hanno attraversato le vie del centro per rivendicare diritti e visibilità per la comunità LGBTQIA+.
di Virginia Spennacchio
L’evento, organizzato all’inizio del mese del Pride, si è distinto per l’inclusività, con un percorso accessibile a tutti. Lo striscione “Ci vogliamo vive, libere e orgogliose” ha aperto il corteo, segnando una giornata festosa ma anche profondamente politica.
Presente anche il deputato Alessandro Zan, che ha ribadito come il Pride non sia solo una celebrazione della comunità LGBTQIA+, ma una manifestazione per i diritti di tutte le persone: lavoro, sanità, cittadinanza. Secondo Zan, togliere diritti a una persona significa indebolire l’intera democrazia.Il vice sindaco Andrea Micalizzi ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale nella tutela dei diritti civili, ricordando il recente riconoscimento giuridico delle famiglie omogenitoriali da parte della Corte Costituzionale, traguardo sostenuto anche dal Comune. Zan ha anche denunciato l’attuale governo, accusandolo di seguire una linea ideologica illiberale e repressiva, paragonandolo al modello ungherese. Ha invitato a una “resistenza democratica” per difendere i diritti conquistati.
Il Pride cade ogni anno a giugno in ricordo dei moti di Stonewall, avvenuti a New York nel 1969, quando la comunità LGBTQIA+ reagì per la prima volta apertamente alle violenze e discriminazioni. Un messaggio che, a distanza di oltre cinquant’anni, resta ancora necessario: esistere e amare non devono mai essere un atto di coraggio.
Last modified: Maggio 31, 2025