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Padova, tensione a Brusegana: spari tra le case in pieno giorno per un regolamento di conti tra spacciatori

Padova (giovedì, 26 giugno 2025) – Una normale mattinata di giugno si è trasformata in un incubo per i residenti del quartiere Brusegana, a Padova. Venerdì 20 giugno, intorno alle 10, alcuni colpi di pistola – poi risultati a salve – hanno scosso la quiete della zona residenziale a ridosso del supermercato Alì di via dei Colli. La causa? Un violento scontro tra due gruppi di spacciatori tunisini in lotta per il controllo dello spaccio nel parco retrostante il punto vendita.

di Virginia Spennacchio

Tutto è iniziato quando un giovane di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, è entrato nel supermercato per fare acquisti. All’uscita, però, si è trovato davanti un altro tunisino, 32enne, che lo ha affrontato con toni minacciosi, intimandogli di lasciare la zona: secondo lui, quel territorio era sotto il controllo della sua banda e il rivale non era il benvenuto. Il confronto verbale si è rapidamente acceso, finché il più anziano ha estratto un coltello per rafforzare le sue intimidazioni.

La lite è degenerata con l’arrivo di un terzo soggetto, anche lui tunisino, 22 anni, che ha estratto una pistola caricata a salve e ha sparato verso il gruppo rivale. Il 27enne è fuggito insieme ad alcuni conoscenti, scappando tra le case e il parco, mentre i colpi venivano indirizzati anche verso la sua abitazione, come se gli aggressori conoscessero bene dove abitasse.

L’episodio ha scatenato il panico tra i cittadini, che hanno allertato immediatamente la polizia. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato bossoli da 8 millimetri e avviato un’indagine dettagliata grazie anche alle riprese delle telecamere di sorveglianza e a video pubblicati sui social dagli stessi aggressori, che sembravano voler vantarsi della spedizione punitiva.

Tre giorni dopo, la Squadra Mobile ha identificato i due principali responsabili: il 32enne, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti per spaccio risalenti al 2020 e al 2024, e il 22enne, richiedente asilo e anch’egli già denunciato in passato per attività legate alla droga. Durante la perquisizione nell’abitazione del più anziano, la polizia ha sequestrato anche alcune dosi di cocaina.

Entrambi sono stati denunciati per minacce aggravate e procurato allarme. In seguito, sono stati accompagnati al Centro per il Rimpatrio di Torino, in attesa delle valutazioni delle autorità competenti.

Intanto, cresce l’inquietudine tra gli abitanti del quartiere: «Eravamo abituati a piccoli episodi di spaccio, ma nessuno si aspetta di sentire spari sotto la finestra», racconta un residente. La richiesta, ora, è una sola: più sicurezza e controlli nella zona.

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Last modified: Giugno 26, 2025
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