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Nuovo appello contro i tuffi nel Brenta: «Così si rischia la vita»

Campo San Martino (lunedì, 23 giugno 2025) — Le temperature alte degli ultimi giorni hanno riportato molte persone lungo le rive del Brenta, in particolare nel tratto che attraversa Campo San Martino. Ma quella che sembra una soluzione al caldo rischia di trasformarsi in tragedia.

di Virginia Spennacchio

Il fiume è vietato alla balneazione per motivi di sicurezza, eppure in tanti, soprattutto giovani, continuano a sfidare le correnti pur di trovare refrigerio. A lanciare un nuovo appello è Luciano Sandonà, presidente della Prima Commissione in Regione Veneto, che già da tempo segue con preoccupazione il fenomeno.

Secondo Sandonà, il tratto del Brenta in quella zona presenta insidie spesso sottovalutate, e le ordinanze di divieto vengono troppo spesso ignorate. «Io stesso, negli anni passati, mi sono trovato a dover intervenire per salvare ragazzi in difficoltà», ha raccontato, sottolineando come la leggerezza con cui si affronta il fiume possa costare la vita.

Sabato scorso i carabinieri della Compagnia di Cittadella hanno effettuato una serie di controlli straordinari lungo gli argini, toccando i comuni di Piazzola sul Brenta, Campo San Martino e Cittadella. Sono state identificate oltre cinquanta persone e controllati diversi veicoli. L’obiettivo è duplice: far rispettare le ordinanze e sensibilizzare i cittadini sui pericoli reali. Sandonà ha infine ringraziato il presidente Zaia per aver rilanciato il tema e le forze dell’ordine per l’impegno messo in campo.

I controlli, assicurano le autorità, continueranno per tutta l’estate. L’invito rivolto alla popolazione è chiaro: evitare comportamenti rischiosi e rispettare le regole per la propria incolumità.

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Last modified: Giugno 23, 2025
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