Padova (martedì, 24 giugno 2025) — L’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Padova nella notte del 12 giugno, che ha portato all’arresto di un cittadino di 40 anni trovato in possesso di sostanze stupefacenti, ha riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza nel quartiere Arcella.
di Virginia Spennacchio
Secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe gestito un piccolo laboratorio di spaccio nella propria abitazione. A seguito del fatto, alcuni esponenti del mondo politico locale hanno commentato l’efficacia del ripristino della cosiddetta “zona rossa”, un provvedimento adottato per contrastare episodi di degrado e criminalità in alcune aree della città. La consigliera regionale Elisa Cavinato ha evidenziato come l’intervento delle forze dell’ordine confermi l’utilità di tale misura. «Il recente arresto – ha affermato – è il risultato di un’attenta attività di monitoraggio e dimostra quanto sia importante garantire una presenza costante sul territorio».
Cavinato ha inoltre posto l’attenzione sul tema dell’integrazione e sul coinvolgimento di persone straniere in episodi di microcriminalità, ritenendo necessaria una riflessione più ampia su questi aspetti. Anche la consigliera provinciale Eleonora Mosco ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dagli agenti, sottolineando come la presenza della “zona rossa” abbia contribuito a ottenere risultati concreti sul piano del contrasto allo spaccio.
Le forze dell’ordine hanno confermato che le attività di controllo continueranno anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di monitorare le aree più sensibili e intervenire tempestivamente in caso di nuove criticità. Il quartiere Arcella resta dunque al centro dell’attenzione, sia per le autorità che per le istituzioni locali.
Last modified: Giugno 24, 2025