Scritto da 9:56 am Albignasego, Attualità

L’amore ostaggio della burocrazia: la storia di Marco e Laura bloccati tra carte e silenzi

Albignasego (venerdì, 4 luglio 2025) — «Non credo sia giusto restare in silenzio». Così Marco P., 35 anni, di Albignasego, decide di raccontare la sua storia. Una vicenda che, oltre a parlare di sentimenti, mette in luce le falle di un sistema burocratico che può trasformare la vita di coppia in un labirinto senza uscita.

di Virginia Spennacchio

Tutto inizia nell’aprile 2023, quando Marco conosce Laura, una ragazza americana in vacanza in Italia. Nasce un amore che cresce a distanza, finché i due decidono di iniziare un percorso di vita insieme in Italia. «Non volevamo correre verso il matrimonio — racconta Marco — ma volevamo comunque regolarizzare la sua presenza».

Tentano la via del contratto di convivenza, una possibilità prevista dalla legge per le coppie miste, già applicata in città come Milano e Napoli. Ma a Padova, le cose vanno diversamente: il Comune rifiuta di registrare l’accordo perché Laura non aveva la residenza. Così, sotto consiglio di un avvocato, presentano ricorso al Tribunale per l’Immigrazione di Venezia. Ma anche qui la strada si rivela tortuosa: udienze rinviate, decisioni contraddittorie e, alla fine, il ricorso respinto.

«In altre città questa procedura dura pochi mesi. Noi, dopo otto mesi, ci siamo ritrovati con nulla in mano e Laura irregolare», spiega Marco.

Alla fine, la coppia decide di sposarsi. L’8 marzo 2025 celebrano il matrimonio e inviano subito la richiesta per il permesso di soggiorno. Ma anche in questo caso, la burocrazia si rivela un muro invalicabile: la pratica inviata via PEC il 18 marzo è rimasta senza risposta.

Laura oggi vive sospesa: senza codice fiscale, senza medico, senza possibilità di tornare in America o lavorare in regola. «Non chiediamo trattamenti speciali — sottolinea Marco — solo di poter vivere come una coppia normale. Siamo sposati, abbiamo tutti i documenti, eppure non riusciamo nemmeno a ottenere un appuntamento».

La loro storia non è un caso isolato, ma un esempio lampante di come l’inerzia amministrativa possa trasformarsi in un’ingiustizia silenziosa, capace di colpire la vita più intima delle persone.

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Last modified: Luglio 4, 2025
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