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Evasione fiscale e autoriciclaggio: coniugi romeni sotto sequestro a Campo San Martino

Padova (mercoledì, 11 giugno 2025) – Ancora guai giudiziari per una coppia di coniugi romeni di 40 anni già noti alle forze dell’ordine. Stavolta, la Guardia di Finanza di Cittadella ha scoperto un vasto sistema di evasione fiscale e autoriciclaggio legato a due società operanti nel settore della lavorazione dei metalli, riconducibili alla coppia.

di Virginia Spennacchio

L’indagine, coordinata dalla Procura di Padova e condotta sotto la direzione del capitano Fabio Caira, ha portato all’emissione di un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 190 mila euro. Le due aziende, con sede a Campo San Martino, si erano rese inadempienti agli obblighi fiscali per oltre 150 mila euro, nonostante incassi superiori al mezzo milione. Il titolare della prima società aveva già pendenze fiscali per oltre 1,2 milioni di euro.

Grazie a un’attenta analisi dei flussi finanziari, i finanzieri hanno scoperto che i profitti illeciti venivano spostati su una seconda azienda amministrata dalla moglie, per poi essere reimpiegati nel pagamento di compensi fittizi e distratti dal patrimonio aziendale, a danno dell’erario. Con questi soldi la coppia si garantiva stipendi fino a 40mila euro. Su disposizione del giudice, le fiamme gialle hanno sequestrato denaro su conti correnti, due immobili a Curtarolo utilizzati come alloggi per operai, e – tramite la cooperazione con Eurojust – anche diversi latifondi nella città romena di Sabaoani, del valore di 90mila euro.

L’operazione dimostra ancora una volta come attività imprenditoriali solo in apparenza regolari possano essere utilizzate per riciclare capitali illeciti e frodare il fisco. Le indagini proseguono per approfondire ulteriori responsabilità.

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Last modified: Giugno 11, 2025
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