Padova (giovedì, 29 maggio 2025) — Un grave episodio di violenza ha macchiato una partita di Seconda Categoria disputata il 18 maggio scorso tra le squadre San Fidenzio Polverara e Due Stelle. Durante i minuti finali del match, un calciatore 37enne del San Fidenzio ha aggredito fisicamente l’arbitro con una testata al volto, subito dopo essere stato espulso per un fallo a gioco fermo segnalato dal guardalinee.
di Virginia Spennacchio
Il gesto, avvenuto al 47’ del secondo tempo, ha causato forti dolori e nausea al direttore di gara, che ha dovuto interrompere la partita e successivamente è stato trasportato in ospedale. I medici gli hanno diagnosticato la frattura delle ossa nasali con una prognosi di 15 giorni. La situazione è degenerata ulteriormente negli spogliatoi, dove l’aggressore ha continuato a minacciare verbalmente l’intera terna arbitrale, urlando frasi intimidatorie.
Il provvedimento è stato immediato: la Questura di Padova ha emesso un Daspo della durata di cinque anni, impedendo al calciatore di accedere a qualunque impianto sportivo italiano ed estero fino al 2030. Inoltre, l’uomo è stato denunciato per lesioni personali aggravate, minacce e violazione della normativa sulla sicurezza nelle manifestazioni sportive.
Il Giudice Sportivo ha comminato una squalifica di cinque anni, il massimo previsto dal regolamento. Le indagini, affidate alla Digos e coordinate dalla Procura di Padova, hanno confermato la gravità dei fatti.
L’episodio ha sollevato un’ondata di indignazione, riportando l’attenzione sul problema della violenza nei campi da calcio dilettantistici e sulla necessità di prevenire comportamenti inaccettabili che mettono a rischio l’incolumità degli arbitri e il rispetto delle regole del gioco.
Last modified: Maggio 29, 2025