Padova (mercoledì, 2 luglio 2025) — Una giovane donna serba di 29 anni è finita in manette a Padova dopo aver raggirato un anziano sacerdote, convincendolo a consegnarle oltre 100 mila euro in pochi anni. La truffatrice, già nota alle forze dell’ordine per reati simili, è stata arrestata dalla Digos martedì mattina al suo ritorno in Italia, dopo essersi nascosta nei Balcani per sfuggire alla giustizia. Ora si trova nel carcere di Montorio, a Verona, con l’accusa di truffa aggravata e continuata.
di Virginia Spennacchio
L’indagine è partita nel giugno 2024, quando alcuni parrocchiani, insospettiti dalle difficoltà economiche improvvise del sacerdote, hanno avvisato la Curia. Il prete, infatti, era arrivato a chiedere prestiti ai fedeli per far fronte alle richieste insistenti della donna, che gli raccontava di essere malata, di avere l’affitto da saldare o di dover sbloccare conti bancari bloccati all’estero.
Grazie agli accertamenti della polizia, è emerso che tra il 2012 e il 2019 la donna aveva già ricevuto circa 37 mila euro in bonifici e trasferimenti. La truffa è poi ripresa in modo più intenso tra maggio e novembre 2024, quando la vittima le ha consegnato altri 55 mila euro, oltre a vari contanti. In totale, le somme superano i 100 mila euro, riducendo il parroco sul lastrico.
Dopo aver capito di essere sotto indagine, la 29enne si era rifugiata nei Balcani, convinta di far perdere le proprie tracce. Ma non appena è rientrata in Italia, gli agenti l’hanno individuata e arrestata.
La vicenda ha destato grande sconcerto nella comunità parrocchiale, dove il sacerdote era conosciuto per la sua generosità e disponibilità verso i bisognosi. Secondo la polizia, la donna avrebbe usato lo stesso schema anche con altre persone vulnerabili in passato.
L’arresto conferma la necessità di vigilare attentamente su questo tipo di truffe, che fanno leva sulla fiducia e sulla buona fede delle vittime.
Last modified: Luglio 2, 2025
