Scritto da 8:32 am Padova, Cronaca

Il declino del commercio ambulante nel Veneto: una crisi oltre la pandemia

PADOVA (sabato 13 aprile 2024) – L’analisi del commercio ambulante nel Veneto rivela un quadro preoccupante caratterizzato da un declino significativo nel periodo 2019-2023. Sebbene la pandemia abbia influito su questa tendenza, altri fattori, come le decisioni urbanistiche dei comuni, hanno contribuito ad aggravare la situazione.

Di Daniel Caria

Secondo i dati forniti dal presidente della Fiva Confcommercio Veneto, Ilario Sattin, il commercio al dettaglio nel complesso ha subito una contrazione del 7,3% nei quattro anni considerati, con una riduzione dell’1% nel biennio 2022-2023, escludendo il settore dei autoveicoli che è cresciuto.

Tuttavia, è il commercio ambulante a pagare il prezzo più alto, con una perdita del 20,8% delle attività aperte nel periodo considerato, passando da 9.598 nel 2019 a 7.601 nel 2023. Questo si traduce in una diminuzione del 6,4% solo nel biennio 2022-2023.

Sattin attribuisce questa crisi non solo agli effetti della pandemia, ma anche a decisioni comunali che hanno messo in discussione le sedi tradizionali dei mercati ambulanti. Il presidente evidenzia che il commercio ambulante, sebbene svolto all’aperto, ha subito il peso delle restrizioni e delle incertezze causate dalla pandemia. Inoltre, il trasferimento dei mercati in luoghi meno accessibili ha ulteriormente penalizzato le attività, minando la loro visibilità e accessibilità per i clienti.

Sattin avverte che tali decisioni municipali rischiano di compromettere non solo l’economia locale, ma anche l’identità storica dei centri urbani. Sottolinea che le città si sono sviluppate intorno ai mercati e che la loro presenza è fondamentale non solo per l’attività economica, ma anche per la vita sociale e culturale delle comunità.

Rivolgendosi ai candidati alle elezioni comunali, Sattin li esorta a prendere posizione su questo tema cruciale, chiedendo loro di impegnarsi a preservare e sostenere il commercio ambulante nelle sedi tradizionali. Invita i futuri amministratori a evitare decisioni che potrebbero contribuire alla desertificazione dei centri storici e alla perdita di un elemento vitale per la vita delle città.

La situazione del commercio ambulante nel Veneto rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di proteggere e sostenere le attività tradizionali, soprattutto in periodi di crisi come quello attuale. Le decisioni urbanistiche dei comuni possono avere un impatto significativo sull’economia locale e sulla vitalità delle comunità, e è essenziale che siano prese con attenzione e considerazione per il tessuto economico e sociale delle città.

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Last modified: Aprile 13, 2024
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