Padova (venerdì, 6 giugno 2025) — Il 6 giugno 2025 gli studenti dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi hanno calato uno striscione dal Park Arcella per sensibilizzare sul prossimo voto referendario.
di Virginia Spennacchio
L’iniziativa ha voluto attirare l’attenzione pubblica sui cinque quesiti in consultazione, quattro dei quali legati al mondo del lavoro. Secondo Marco Nimis, coordinatore UDU Padova, gli studenti vivono già condizioni di sfruttamento, tra tirocini non retribuiti e mansioni inappropriate. Per questo motivo, affermano, i cinque “sì” rappresentano un appello per un lavoro più dignitoso e protetto.
Anche Sophie Volpato, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi, ha ricordato come la scuola non garantisca ancora una piena cultura della sicurezza nel lavoro. Cinque studenti sono deceduti nell’ultimo anno durante percorsi scolastici lavorativi. Tra loro, Anna, una ragazza di soli 17 anni, è diventata simbolo di questa denuncia. Volpato sottolinea che gli studenti devono poter rifiutare compiti rischiosi, ma spesso non hanno le informazioni necessarie per farlo. La scuola, secondo i promotori dell’iniziativa, dovrebbe insegnare a conoscere i diritti sul lavoro e non essere luogo di sfruttamento.
Il quinto quesito referendario riguarda il diritto alla cittadinanza. Gli studenti sottolineano che molti loro compagni, seppur parte integrante della comunità scolastica e universitaria, non possono partecipare a progetti europei o accedere a concorsi pubblici per via del loro status. Votare “sì” è, per loro, anche un gesto di solidarietà verso questi compagni.
Con questo gesto simbolico, gli studenti vogliono invitare tutti a informarsi, partecipare e votare, per un futuro più equo, sicuro e inclusivo.
Last modified: Giugno 6, 2025
