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Furto di beneficenza al bar Caffeine di via Roma: sottratti trecento euro destinati ai progetti del Cuamm

Padova (sabato, 9 agosto 2025) — Un episodio che ha suscitato sdegno e amarezza si è verificato giovedì pomeriggio in un noto locale di via Roma, a Padova. All’interno del bar Caffeine, un individuo ha rubato il contenitore destinato alle offerte per Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione impegnata a fornire cure, vaccini e assistenza sanitaria in diversi Paesi africani. Il salvadanaio solidale, collocato da anni in bella vista sul bancone, conteneva circa trecento euro, frutto della generosità dei clienti abituali e occasionali.

di Virginia Spennacchio

Il denaro era stato raccolto grazie alle donazioni spontanee di chi, pagando il conto, lasciava il resto per sostenere le attività umanitarie promosse da don Dante Carraro. La collaborazione tra il locale e il Cuamm durava da oltre tre anni e aveva portato in passato a importanti contributi per progetti concreti, come la raccolta di quindicimila euro per l’acquisto di depuratori d’acqua. Il bar Caffeine era considerato uno dei principali sostenitori cittadini dell’associazione.

Il furto è stato scoperto poco dopo l’accaduto. In un primo momento si era pensato che il contenitore fosse stato spostato per pulire il bancone, ma dopo aver verificato che nessuno del personale ne sapeva nulla, è emersa la realtà: il box con il logo del Cuamm era stato sottratto di proposito. Le telecamere di sorveglianza erano attive e avrebbero registrato l’intera scena.

L’ammontare rubato rappresenta, nei contesti in cui opera il Cuamm, una somma in grado di garantire cure salvavita e campagne di vaccinazione a favore di donne e bambini. Il gesto ha colpito profondamente il titolare del locale, che ha definito l’episodio un atto ignobile e moralmente grave, trattandosi di fondi destinati alle persone più vulnerabili.

Nonostante la rabbia e il dispiacere, il gestore ha dichiarato la propria disponibilità a non sporgere denuncia qualora il responsabile restituisca il denaro, anche in forma anonima. L’appello alla restituzione rimane aperto, nella speranza che chi ha compiuto il furto possa ripensarci e permettere che quei soldi tornino a svolgere la funzione per cui erano stati donati.

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Last modified: Agosto 9, 2025
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