Padova (mercoledì, 21 maggio 2025) — Nel cuore dell’Arcella, quartiere padovano spesso etichettato come “zona ad alto impatto”, va in scena AirCella: un’iniziativa culturale e musicale che diventa anche una dichiarazione politica. L’assessore Antonio Bressa, presente all’evento, ribadisce con forza l’importanza di intendere la sicurezza come luogo vissuto, oltre che come attività culturali in cui i cittadini sono protagonisti.
di Virginia Spennacchio
AirCella è un contest musicale che coinvolge band locali con repertori originali, e si svolgerà il 24 maggio davanti al barber shop di Giuliano Biasio, meglio noto come “Ruvido”, in viale Arcella. Biasio non è nuovo a eventi di questo tipo, ma in questo caso l’iniziativa assume un significato ancora più forte: è una risposta dal basso a un provvedimento che ha trasformato parte del quartiere in una “zona rossa”, suscitando malumori e proteste. Sono già state raccolte quasi duemila firme contro la misura, che molti considerano stigmatizzante.
«Questo evento era già in programma, ma ora è ancora più significativo», sottolinea l’assessore Bressa. «In un momento in cui si parla di sicurezza con logiche restrittive, noi rispondiamo con la vitalità della nostra comunità». Anche Francesco Valentino, direttore artistico del progetto e barese d’origine trasferitosi all’Arcella, evidenzia la volontà di promuovere la musica come strumento di socialità, rispettando l’ambiente e valorizzando lo spazio urbano.
Sara Compagnin, rappresentante delle attività commerciali locali, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Abito qui da sempre, e la situazione è migliorata. Questo quartiere non merita di essere raccontato solo attraverso episodi negativi».
AirCella, quindi, non è solo un festival musicale: è il ritratto di un quartiere che vuole cambiare narrativa e costruire il proprio futuro, a ritmo di rock e inclusione.
Last modified: Maggio 21, 2025
