Monselice (domenica, 18 maggio 2025) — È finito in manette un uomo di 41 anni di origine marocchina, arrestato il 17 maggio a Monselice dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. A far scattare l’intervento è stata la denuncia della moglie, una connazionale di 37 anni, che si è presentata in caserma dopo l’ennesimo episodio di violenza. La donna, visibilmente scossa e ferita, ha raccontato una lunga storia di soprusi fisici e psicologici, mai denunciati prima per paura delle conseguenze.
di Virginia Spennacchio
Secondo il racconto della vittima, gli episodi di violenza andavano avanti da tempo: umiliazioni, minacce e botte, spesso scatenate da richieste di denaro che la donna non riusciva a soddisfare. Le aggressioni si sarebbero verificate anche in presenza dei figli minori, contribuendo a creare un clima familiare di terrore e sofferenza. Sabato pomeriggio, dopo l’ennesimo litigio degenerato in violenza, la donna ha trovato il coraggio di fuggire e cercare rifugio presso la caserma dei carabinieri.
I militari hanno immediatamente messo in sicurezza la donna e richiesto l’intervento dei sanitari del Suem 118. Successivamente si sono recati presso l’abitazione coniugale, dove hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato. Già noto alle forze dell’ordine, l’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Padova su disposizione della Procura della Repubblica.
Il caso riaccende i riflettori sul dramma sommerso della violenza domestica, ancora troppo spesso taciuta per paura o vergogna. Le autorità sottolineano l’importanza di denunciare per tempo ogni forma di abuso e ribadiscono il loro impegno nella tutela delle vittime e dei minori coinvolti.
Last modified: Maggio 18, 2025
