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Il mistero di Alex a Vidor: un anno dopo, ancora tanti dubbi

Vidor (lunedì, 30 giugno 2025) — A un anno dalla tragica scomparsa di Alex Marangon, il giovane barman di Marcon trovato morto dopo un ritiro sciamanico a Vidor, amici e familiari non smettono di chiedere chiarezza. Il 30 giugno 2024, Alex si era recato presso l’abbazia di Santa Bona per partecipare a un rito che prevedeva l’uso di ayahuasca. Due giorni dopo, il suo corpo fu rinvenuto su un isolotto del Piave, a diversi chilometri dal luogo della scomparsa.

di Virginia Spennacchio

Il padre Luca e la madre Sabrina, insieme alla sorella Giada, continuano a ricordarlo ogni mese con una messa nella chiesa di San Giorgio a Marcon. Oggi, 30 giugno, si rinnova la commemorazione.

Tra chi non si arrende c’è Edoardo, amico storico di Alex. «Ci sentivamo spesso — racconta — l’ultima volta mi chiamò prima che partissi per un concerto a Milano. Mi disse che sarebbe andato a questo ritiro, ma non pensavo potesse accadere qualcosa di simile». Appresa la notizia della scomparsa, Edoardo e alcuni amici corsero a Vidor per unirsi alle ricerche, ma furono fermati per motivi di sicurezza.

Le circostanze della morte restano ancora poco chiare. Secondo Edoardo, è difficile credere che Alex possa essere caduto dal terrazzo dell’abbazia e finito direttamente in acqua, anche per via della vegetazione fitta e della distanza. «Alex amava la vita, era sempre pronto ad aiutare chiunque. Era empatico e generoso, sapeva entrare nel cuore delle persone», ricorda Edoardo con emozione.

La famiglia, insieme agli amici, continua a chiedere verità e giustizia. Nonostante il tempo passato, il dolore è ancora vivo e il desiderio di risposte rimane forte. «Continueremo a cercare la verità finché sarà possibile», conclude Edoardo.

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Last modified: Giugno 30, 2025
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