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Donatella, dolore e diritti negati: l’USL respinge la richiesta di suicidio assistito nonostante la dipendenza totale

Padova (mercoledì, 7 magio 2025) — Nel cuore del Veneto, la vicenda di Donatella, 76enne padovana affetta da una grave patologia neurodegenerativa, riporta al centro dell’attenzione nazionale il dibattito sul suicidio medicalmente assistito. La donna, priva di autonomia e dipendente in tutto dai suoi caregiver, ha visto rigettare la sua richiesta dall’Usl Euganea, nonostante il riconoscimento di tre dei quattro criteri stabiliti dalla Corte Costituzionale con la storica sentenza 242/2019.

di Virginia Spennacchio

La motivazione? Non è collegata a macchinari salvavita. Ma secondo l’Associazione Luca Coscioni, che ha assunto la difesa legale della donna, è una lettura restrittiva e in contrasto con la più recente giurisprudenza costituzionale. La sentenza 135/2024 chiarisce infatti che anche l’assistenza costante e i trattamenti farmacologici garantiti da terzi possono costituire un sostegno vitale.

Un’interpretazione, questa, già applicata in Veneto nel 2023 nel caso di Gloria, malata oncologica, per cui era stato riconosciuto il diritto al suicidio assistito. “Donatella vive una condizione di dipendenza totale — spiega Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Coscioni — ma la sua richiesta è stata comunque respinta. È una palese disapplicazione delle sentenze costituzionali”. L’associazione ha presentato opposizione formale il 28 aprile e chiede una rivalutazione urgente.

Il caso solleva anche un problema di carattere politico e amministrativo. Dopo il mancato via libera alla legge regionale sul fine vita, bloccata in Consiglio con un voto di parità, il Veneto si trova senza una normativa chiara che disciplini tempi e modalità di risposta da parte delle Asl. «Non si tratta di istituire il fine vita — aveva chiarito il presidente Zaia — ma di regolamentarne l’accesso per chi ha diritto, secondo la legge».

Eppure, nel silenzio delle istituzioni e davanti a una burocrazia che oscilla tra prudenza e ostruzionismo, la battaglia di Donatella diventa simbolo di un diritto che esiste, ma che rischia di restare solo sulla carta.

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Last modified: Maggio 7, 2025
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