Campodarsego (mercoledì, 30 aprile 2025) – Una doppia vita quella della cinquantenne ex maestra d’asilo arrestata due anni fa insieme al compagno, un tunisino di 40 anni, con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Ieri, 29 aprile, i legali della coppia hanno richiesto il rito abbreviato davanti al Gup Elena Lazzarin. Toccherà ora al giudice e al pubblico ministero Sergio Dini decidere come procedere.
di Virginia Spennacchio
Il caso risale al 7 marzo 2023, quando i carabinieri hanno fermato la coppia a bordo di una Volkswagen Golf in corso Stati Uniti. Insospettiti da precedenti movimenti, i militari hanno seguito i due e, durante il controllo, hanno notato il gesto sospetto dell’uomo, che ha lanciato dal finestrino un pacchetto di sigarette contenente cocaina.
Il successivo controllo domiciliare a Reschigliano di Campodarsego ha confermato i sospetti: nascosti nella cappa del camino c’erano un chilo di cocaina e nove di hashish, oltre a un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e circa 30mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
L’uomo è stato trasferito in carcere, mentre la donna, che aveva lavorato in una scuola dell’infanzia nel Camposampierese, è finita ai domiciliari. Davanti al giudice, ha sostenuto di non essere a conoscenza della presenza della cocaina, affermando di sapere solo dello spaccio di hashish da parte del compagno.
Le indagini hanno portato alla contestazione anche del possesso di documenti falsi da parte dell’uomo, aggravando ulteriormente la sua posizione. La richiesta del rito abbreviato potrebbe ora condurre a una sentenza più rapida, con eventuali sconti di pena in caso di condanna.
Last modified: Aprile 30, 2025